Assemblea pubblica della comunità educante

Sabato 10 Ottobre

Assemblea pubblica al Parco Cicogna – via Palombini

Sabato 10 ottobre, dalle 15 in poi a Parco Cicogna (entrata via Palombini) per costruire insieme una scuola fuori dalla scuola.

La giornata prevede:

  • PULIZIE PARCO CICOGNA PER CREARE UN’AULA VERDE
  • Presentazione Doposcuola Mammut e Palestra Popolare Corpi Pazzi
  • Laboratori per bambine/i

Ci teniamo molto che a questa giornata ci sia la massima partecipazione – sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza Covid – affinché sia messo al centro delle attività delle famiglie, delle scuole e delle Istituzioni il benessere dei ragazzi e la necessità di garantire loro tempi e spazi di vita all’aperto, dove il corpo e il movimento, l’intelligenza e le emozioni possano dare forma a una didattica attiva e salutare.

Cos’è la comunità educante e cosa significa per noi fare scuola fuori dalla scuola?
Un gruppo di persone, attive a diverso titolo sul territorio di Rebibbia-Kant-Nomentano, ha informalmente condiviso alcune riflessioni sul fatto che oggi più che mai è importante e urgente che bambini e ragazzi, dopo il lungo periodo di isolamento dovuto alla pandemia, trascorrano più tempo all’aperto e che educatori e insegnanti abbiano la consapevolezza che gli ambienti naturali sono dei veri e propri contesti di apprendimento. Fare educazione all’aperto costituisce oggi una grande possibilità per la scuola e lo è ancora di più in un territorio come questo, che custodisce un tesoro dal valore immenso, dato dal suo patrimonio naturale e culturale e dalla presenza di realtà associative attive e diversificate. Da questo scenario di riferimento nasce l’esigenza di rafforzare la conoscenza reciproca, il legame e il rapporto tra le persone e il proprio ambiente, promuovendo autonomia, coltivando sensibilità verso natura e bellezza, sviluppando rispetto e capacità di cura, immaginando un futuro migliore. Il nostro gruppo si è dato, quindi, l’obiettivo di avviare un percorso formativo gratuito al quale potessero partecipare abitanti, insegnanti, genitori, educatori, associazioni, realtà territoriali, reti locali, realtà territoriali.

Un percorso capace di attivare la costruzione di una proposta didattica sperimentale come alternativa alla didattica a distanza, ma anche allo schema della lezione frontale, per costruire insieme una visione di scuola diversa, che favorisca esperienze educative all’aperto nei tanti spazi verdi dei nostri quartieri. Perché da questo momento difficile possa nascere un nuovo modo di pensare e fare che metta i ragazzi e le ragazze al centro dei luoghi che tutti i giorni attraversano e vivono.

È nata così la proposta formativa “Fare scuola fuori dalla scuola” alla cui ideazione e realizzazione hanno partecipato: il Forum per la tutela del Parco di Aguzzano, Insieme per l’Aniene, Storie cucite a mano, il Comitato Mammut, il Casale Alba 2, il Museo di Casal de’ Pazzi, diversi docenti degli Istituti Comprensivi Giovanni Palombini e Alberto Sordi.

La proposta ha preso forma in 3 pomeriggi esperienziali che hanno visto il coinvolgimento di oltre quaranta tra educatori, formatori, genitori, insegnanti e abitanti del territorio che assieme ai formatori (Rete nazionale delle scuole all’aperto di Bologna, Asilo nel bosco e l’asilo del mare di Ostia, Maestri di Strada di Napoli) hanno iniziato ad immaginare come costruire una comunità educante diffusa sul territorio, a partire dagli spazi verdi.

Partendo da questi momenti formativi iniziali l’intenzione è quella di dar vita ad un laboratorio permanente su educazione e territorio, che coinvolga sempre più il tessuto sociale e i presìdi educativi dei nostri quartieri, agendo su più livelli:
● consolidando le relazioni tessute negli incontri, con l’obiettivo di porre in rete esperienze già esistenti e attività già organizzate, intese come elementi fondamentali di una comunità educante;
● co-progettando una proposta didattica da sperimentare in alcune classi pilota (dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado) e da condividere nel suo implementarsi;
● programmando un’agenda di incontri che si svilupperanno nel tempo;
● creando, rafforzando e ampliando la partecipazione delle Istituzioni, in particolare dei Municipi, che hanno stretto contatto con il territorio, soprattutto laddove è importante lavorare per la tutela, la messa in sicurezza, la riqualificazione e la corretta gestione pubblica dei luoghi e dei beni comuni.