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Comunicati gennaio 1995

COMUNICATO STAMPA 13 GENNAIO ’95
Il giorno venerdì 13 Gennaio nell’incontro tenutosi al Campidoglio tra il sindaco Rutelli ed il coordinamento dei centri sociali, il sindaco ha reso noto che è partita un’ordinanza di sgombero nei confronti del centro sociale la Torre per presunta inagibilità dello stabile.
Nello stesso pomeriggio un consigliere circoscrizionale di Rifondazione (informato dall’assessore Figorelli, a sua volta informato dal questore Sucato), per conto della segreteria della V circ. ci ha comunicato che dal 15 Gennaio 1995 il centro sociale la Torre è da considerarsi sotto sgombero per motivi di ordine pubblico.
Tale ordinanza sarebbe stata promossa da un non meglio identificato magistrato sulla base di alcune denunce sporte da ignoti e sollecitato da ”potenti” del quartiere. A questo punto vorremmo che il sindaco, il questore o chi per loro ci chiarissero la reale motivazione di questa ordinanza e chi ne è il fautore. TroviaMo che entrambe le motivazioni siano pretestuose e prive di fondamento e che il comportamento del sindaco, dichiaratosi pubblicamente a favore dei centri sociali, dovrebbe essere di reale opposizione a qualsiasi repressione nei confronti del lavoro svolto dai centri sociali. In questo momento in cui la destra istituzionale sta portando avanti, soprattutto a Roma, una campagna tesa a criminalizzare l’esperienza dei centri sociali appoggiata dall’azione violenta dei gruppi di estrema destra,
CHIEDIAMO a tutte le persone. le organizzazioni di base. le associazioni, gli organi di stampa e i partiti politici che credono nel valore di esperienze basate sull’autogestione nell’ambito di spazi di libertà senza alcuna discriminazione di razza, sesso ed età,
di PARTECIPARE ALLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO LO SGOMBERO, DOMENICA 15 GENNAIO

COMUNICATO STAMPA 16 GENNAIO ’95
Con lo sgombero della Torre il 16 gennaio per motivi di ordine pubblico si e’ palesato l’attacco della destra, costituzionale e non, ai C.S. e di conseguenza al dialogo intrapreso con la giunta Rutelli dimostratasi possibilista nei confronti di un riconoscimento politico delle realta’ autogestite.
La strategia della destra e’ quella di isolare il lavoro dei C.S.O.A. trasferendo il piano dello scontro da quello delle nostre inascoltate richieste di socializzazione a quello dell’ordine pubblico. Pensiamo che come a settembre a Milano cosi’ adesso sia necessaria una risposta seria e di massa a questo tipo di operazioni. Quella mattina di fronte alla determinazione delle forze dell’ordine abbiamo scelto di uscire perche’
– Ci siamo resi conto che resistere allo sgombero avrebbe vo luto dire accettare le provocazioni del vice questore di S.Basilio e dei suoi uomini.
– E’ mancata la concreta presenza dei C.S. e manca una posizione politica unitaria che dia ad ogni singola realta’ gli strumenti per poter gestire queste situazioni.
– Abbiamo pensato che fosse giusto esigere dalle istituzioni un impegno a tutelare i diritti che in quel momento ci venivano negati, spingeridoli a prendere una posizione chiara.
Tramite questa strada potremo forse arrivare a una rapida soluzione legale (il dissequestro dell’imnunobile), ma noi pensiamo che la vera riappropriazione della Torre debba necessariamente passare per la nostra affermazione politica.
Per mancanza di esperienza politica e di chiarezza all’in terno del nostre collettivo, nella settimana che ha seguito lo sgombero non ci siamo resi conto (anche perche’ eravamo i soli a ragionarci) che il punto fondamentale era alzare il livello dello scontro con un’occupazione di movimento della Torre. Abbiamo perseguito solamente la strada semplice e pericolosa delle pressioni sulle istituzioni piuttosto che costruire una mobilitazione unitaria che superasse le divisioni create dalla delibera. Ci e’ sembrato importante non abbandonare il rapporto con il quartiere che in sette mesi avevamo costruito dentro il C.S.O.A. ed anzi lo abbiamo rilanciato con un presidio che ci ha visto presenti giorno e notte con raccolta di firme, dibattiti pubblici, un corteo, concerti, teatro e iniziative per bambini. Mentre da un lato i C.S. stanno uscendo dall’autoghettizzazione che li ha caratterizzati, non abbiamo ancora definito le nuove forme politiche per un coinvolgimento piu’ ampio da affiancare all’ azione diretta. Questa contraddizione e’ venuta alla luce in modo evidente con l’assurdo sgombero della Torre ed il pesante silenzio sotto il quale questo e’ passato.
PER INIZIARE A COSTRUIRE INSIEME QUESTE FORME MERCOLEDI’ 25 GENNAIO ASSEMBLEA DI TUTTE LE REALTA’ AUTOGESTITE AL VILLAGGIO GLOBALE ALLE ORE 21

giornali 27 giugno ’94

Repubblica 27 giugno 94

Manifesto 27 giugno 94