SARA’ DURA!!!

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CON I COMITATI DI LOTTA POPOLARI DELLA VAL DI SUSA E DI TORINO
   
 
venerdì 10 e domenica 12 marzo, a Roma

No-Tav: le ragioni, la storia, i progetti di una mobilitazione di massa

assemblea dibattito con i comitati popolari di lotta della Val di Susa
e di Torino e la proiezione di 3 video autoprodotti dal movimento


--- >  venerdì 10 Marzo: dalle 11.00 alle 16.00 aula A1 occupata della facoltà di sociologia e scienze
della comunicazione, università La Sapienza, via Salaria 113

--- >  domenica 12 Marzo: dalle 16.00 alle 20.00
c.s.o.a. La Torre, via Bertero 13



L'Alta Velocità Torino-Lione è un progetto devastante, inutile,
criminale e costosissimo che viene pagato interamente con soldi
pubblici cioè di tutti gli italiani


Berlusconi o Prodi, se ci provate, per voi... SARÀ DÜRA!!!!!!!
 

 

 

“Avete cacciato manipoli di tecnici e schiere di agenti, avete creato un villaggio tra una barricata e l’altra, avete portato più cibo di quanto potevate mangiarne e più grappa di quella necessaria a scaldarvi il cuore. Avete sbalordito non solo gli amministratori, ma anche i comitati di lotta. Avete ravvivato quel movimento storico che ha sempre spinto la coscienza pratica più in là dei discorsi e della teoria.
       Avete detto “NO” al nemico, riversando i vostri “sì” nei rapporti sociali, nei desideri, nell’arte della falegnameria e del blocco stradale.”

Lettera dalla VAl di  Susa

 

Qui viviamo con gli scarponi ai piedi anche in casa. Viviamo sbirciando
dalla finestra quanti mezzi della polizia sono intorno a noi e quanti stanno
andando a raggiungere "il fronte". Viviamo costretti a dare i documenti per
andare a casa nostra. Viviamo con telefoni accesi e sorvegliati. Viviamo
schedati, scortati, blindati. Ma soprattutto, viviamo con gli scarponi ai
piedi anche in casa per dare
il cambio a chi da giorni resiste nella neve e per accorrere alla chiamata
di chi
sta difendendo le barricate, ogni volta che provano a sfondare per tentare
di far partire i cantieri più inutili della storia d’Italia. Non li
fermeremo? Questo non lo sappiamo, ma almeno potremo testimoniare. Sono anni
che ci nascondono la verità, che ci infangano e ora, come se non bastasse,
ci hanno anche umiliato pubblicamente definendoci terroristi e nemici
dell’Italia. E’ per questo che,
traditi dalle stesse persone che ci rappresentano, insultati dai mezzi di
informazione, ci rivolgiamo a voi personalmente, facendo appello alle vostre
coscienze, perché questo è l’ultimo mezzo che abbiamo per far sentire la
nostra voce vera e per difendere quel poco di democrazia che è rimasta.
Siamo il cosiddetto popolo no tav. Quei rompiscatole, bollati come nemici
dello sviluppo, che si battono perché, a detta dei nostri ministri, non
hanno nulla di meglio da fare. No signori, le cose non stanno così, vi prego
credeteci, le cose non stanno così. Dietro il no tav non c’è la protesta
contro il progresso, ma c’è la precisa protesta contro uno specifico
progetto suicida. Un progetto deciso a tavolino che ha deliberatamente
ignorato tutte le alternative possibili che in questi anni abbiamo fornito e
che consentirebbero la realizzazione della linea ferroviaria ad alta
velocità senza questo folle disastro ambientale. Il motivo di questa mail è
semplice quanto triste.Stiamo cercando di far emergere la verità che sta
dietro a quest’opera, e crediamo purtroppo anche ad altre opere italiane,
nonostante i ripetuti sforzi di alcune testate giornalistiche e televisive
di distogliere l’attenzione dalla realtà delle cose per difendere gli
interessi enormi di poche, importantissime persone.
Quello su cui vi invitiamo a riflettere è semplicemente questo:

Perché nessuno sulle testate nazionali, che si definiscono super partes, ha
ancora detto come stanno realmente le cose? Perché continuano a dipingerla
come una lotta di contadini contro lo sviluppo? O peggio ancora come una
volontà di isolare l’Italia. Perché nessuno ha ancora parlato con chiarezza
dei reali interessi economici in gioco? Perché gli studi ufficiali sulla
pericolosità spariscono all’improvviso nel nulla? Ma soprattutto diteci vi
prego, perché, anche in sede europea, non
vengono vagliati progetti alternativi, che passerebbero sempre di qui ma
senza fare il tunnel killer?
Purtroppo le risposte a queste domande ci sono eccome. Sono nero su bianco,
su documenti ufficiali, archiviate e prontamente occultate. E la cosa più
umiliante è che chi le conosce
bene ed ha la possibilità di parlarne non lo fa. Non lo fa per interesse e
non lo fa perché comunque è
letteralmente imbavagliato, da interessi che stanno troppo su per poter
essere attaccati. Noi
invece abbiamo una forza che loro non hanno: non abbiamo più nulla da
perdere.
Tanto cosa dovremmo fare? I ministri ci insultano, chi tutela le istituzioni
ci tradisce, chi si dovrebbe opporre tace, e chi è preposto a raccontare i
fatti dipinge con devozione verità distorte.
Solo questa via c’è rimasta. Informare di persona. Cercando di far conoscere
ciò che sta nero su bianco e che viene nascosto. Informare di persona.
Attingendo unicamente a documenti e
dichiarazioni ufficiali e documentate. E invitando a riflettere su quanto
sia emblematica la
concordia dei mass media nel distogliere l’attenzione dai reali interessi
economici in gioco.
E’ per questo quindi che vi rubo ancora qualche secondo di attenzione. Per
darvi i link ove potrete iniziare a saperne di più riguardo quest’opera. Vi
prego, consultateli, non lasciateci soli a combattere contro Golia. Perché
scoprirete anche che fine stanno facendo i nostri soldi senza che se ne
sappia nulla. Vedere chi c’è dietro a tutto ciò è sconcertante, ma forse si
riuscirà a capire perché i giornali non vogliono o semplicemente non possono
ancora raccontare tutto. Come forse qualcuno saprà il nodo cruciale della
questione per noi NON E’ la realizzazione del corridoio cinque. Noi non ci
stiamo opponendo al corridoio cinque. Lo abbiamo detto anche in diretta tv
(ambiente italia). E abbiamo detto chiaramente anche che non vogliamo che il
treno non passi da noi per farlo passare sulla terra di altri. Sappiamo che
il treno deve passare. Non ci opponiamo a un treno. Sappiamo di essere nel
2005. La smettano di dirci che siamo cretini che vogliono isolare l’Italia!
Quello a cui ci opponiamo sono i due tunnel killer che si vogliono
realizzare:

1. perché sono un disastro ambientale;

2. perché dietro c’è un progetto che fa vergognare di essere italiani;

Come saprete gli scontri stanno avvenendo per opporsi alla realizzazione del
tunnel italo-francese. Ci hanno insultati dicendo che non capiamo che il
tunnel evita danni all’ambiente. Ci hanno dato degli stupidi. Ma non viene
il sospetto che qualcosa non sia chiaro se ci opponiamo a un tunnel
chiedendo a gran voce di rivedere il progetto. Ecco la verità. Ecco qui di
seguito link alle informazioni che sono misteriosamente sparite da tv e
giornali. Se non riuscite a ciccare direttamente sui link, copiateli e
incollateli
nella barra indirizzi del browser. A spartirsi il grosso della torta saranno
due ditte, una per la Francia e l’altra per l’Italia. Ecco chi c’è dietro,
seguite tutti i link che vi elenco qui sotto
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=799

Questo è il versante francese. vi siete mai chiesti perché in tv fanno
vedere solo francesi
sorridenti che vogliono il tgv mentre in realtà sono già partite numerose
proteste per i danni dovuti agli scavi. Chi mai avrà interesse nel far
vedere che in Francia sono favorevoli.
http://www.notav.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=2

Notate il curriculum da sant’uomo che si è preparata e poi fate un salto
alla sezione "dicono di lui" in fondo a quella pagina e capirete molte cose.
E per il versante italiano questa è la ditta incaricata dei lavori qui a
Venaus.
http://www.notav.it/modules.php?name=News&file=article&sid=789

Vi suona nuova. Non credo. Guardate qui…
http://www.cmc.coop/article.php?sid=119&mode=thread&order=0&thold=0

Viva l’Italia! E’ questo il vero scandalo legato al tunnel! Asse trasversale
come ai vecchi
tempi pur di mangiare tutti dallo stesso piatto! Bentornati nell’Italia dei
faccendieri!
E ovviamente interessi da parte di chi poi ci mette macchinari, tecnologia
ecc. ecc. Insomma una fetta bella grossa di soldi, lo ripeto solo in parte
europei, da spartirsi secondo un piano preordinato già da tempo. Adesso si
capisce perché anche le testate giornalistiche, inutile parlare
di quelle televisive, solitamente schierate su posizioni opposte si sono
ritrovate d’accordo nel condannare il popolo no tav. Ecco perché soltanto
alcuni quotidiani, non legati a schieramenti o imprese che hanno interessi
economici nella vicenda, hanno conservato una certa obiettività
nel raccontare i fatti. Politici che si accalcano a bollarci come nemici del
progresso, come
terroristi! Da destra e da sinistra, ma non sorgevano alcuni sospetti.
Cavolo! Ed ecco la verità,
schifosa e sconcertante come sempre! Ora capite perché i progetti
alternativi al tunnel che chiediamo con forza sono sempre stati bollati come
non realizzabili. Non c’era nulla da spartirsi! L’adeguamento della linea
attuale costerebbe molto meno del tunnel e lo si realizzerebbe in molti meno
anni, quindi, perché farlo? Cosa ci dividiamo se la torta è piccolina!
E noi a ripetere. Lo sappiamo che il treno dovrà passare. Decidiamolo
insieme il tracciato. Le
conosciamo bene le caratteristiche geologiche delle montagne. E invece no!
Il tracciato è questo si fa il tunnel punto e basta. L’uranio, l’amianto,
l’instabilità della montagna (le stesse gallerie
dell’autostrada stanno franando lentamente). Affari vostri. A noi per ora
interessa aprire i cantieri. Anche solo per far girare una trivella a vuoto.
Almeno cominciamo a prendere i soldi. Poi si vedrà.
Ora capite perché ci sentiamo umiliati e traditi! Ma invece di ascoltarci:
si sono spartiti equamente la torta, hanno invaso la valle di militari per
portare i macchinari, ci impediscono anche la mobilità all’interno delle
stesse aree dove abitiamo ed hanno iniziato la più vergognosa delle campagne
diffamatorie. Italiani contro Italiani! Stanno martellando a più non posso
sui media dicendo
che noi non vogliamo che il corridio. Non vero, chiediamo da anni di
approvare i progetti alternativi che tengano conto dei pericoli ambientali.
Ci hanno bollato come nemici dell’Italia. E noi proponiamo progetti che
farebbero risparmiare letteralmente miliardi. Come irresponsabili. Mentre
loro partono a trivellare l’Uranio. E tutto ciò, ovviamente, non solo sulle
tasche ma anche sulla pelle della gente. Su questi link ci sono alcuni dati
significativi sulla pericolosità dell’opera.
http://www.beppegrillo.it/immagini/Nota%20Vigili%20del%20Fuoco%20di%20Torino.pdf

Questo riguarda la seconda galleria, quella al fondo della valle verso
Torino
http://www.notav.it/allegati/DocUff/Gays_amianto.pdf

E ancora…

http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/interventi/068notavmedia.htm

Ne riportiamo solo tre, e ce n’è già delle belle, ma se voleste
approfondire, sempre dal sito no tav trovate numeroso altro materiale
riguardante l’impatto ambientale. Per sapere quanto vi
prendono in giro. Gli anni di studi e proteste taciuti!!!
http://www.lunanuova.it/servizi/tav/index.html

Le manifestazioni prontamente "ridipinte" dalla stampa nazionale
http://www.lavalsusa.com/giornale/2005-11-16_tav/Manifestazione%20del%2016-11-2005.htm

Come vedete. ce n’è per tutti, nessuno escluso, e noi siamo qui a passare
per nemici dell’Italia e a rischiar le botte in mezzo alla neve. E ora mi si
permetta un piccolo, ultimo sfogo. Ci hanno detto che siamo violenti e siamo
lì da giorni immobili in mezzo alla neve. Ci hanno definiti sfaccendati e
facciamo i turni svegli giorno e notte per resistere ed andare a lavorare.
Vengano qui i ministri, se hanno ancora un po’ di dignità, a vedere chi è il popolo
no tav. Vengano a vedere la valle, perché mi sa che
non sanno neanche come è fatta, e se la vedessero capirebbero la
pericolosità di quest’opera assurda.
Venga qui chi ci dice che pensiamo solo ai nostri interessi a vedere come il
popolo no tav sta presenziando anche nelle proteste contro la costruzione delle altre opere a
grave impatto ambientale. Venga a leggere i messaggi di solidarietà dal
Vajont, dallo Stretto, dal Mugello e da tantissime altre parti
d’Italia.Venga il ministro che ha appena parlato di rischio attentati a
vedere come stanno le cose. Venga almeno a vedere di cosa sta parlando.
Siamo soli in mezzo a una piana coperta di neve.
ma chi dovremmo mai far saltare in aria.Venga caro ministro a vedere chi c’è
qua. Vedrà gli anziani che hanno combattuto la seconda guerra mondiale
girare con le loro medaglie al valore e spiegare ai giovani poliziotti che è
per la libertà che hanno combattuto. Cari ministri, voi che dite che fra di
noi ci sono terroristi e che cercate qualunque appiglio per farci sgombrare.
Con che coraggio date del
terrorista a chi ha difeso la vostra patria? Vi prego, inventatevi qualche
scusa più credibile che improbabili attentati, per giustificare alla gente
l’assurda militarizzazione di una parte d’Italia. E poi rispondetemi: con
che faccia vi sedete sulle vostre poltrone per buttare nel cesso i soldi di
chi vi ha votato? L’Italia è la patria di milioni di persone, non una terra
di conquista, e noi, nonostante i vostri insulti, non siamo qui per isolare
l’Italia, ma per difenderla da chi vuole usarla per i propri, tristi
interessi. Ed ora un grazie a Voi per la vostra pazienza. Spero vivamente
che abbiate compreso le ragioni di questa mail. So che è brutto ricevere
posta indesiderata, ma allo stato attuale delle cose è
l’unico mezzo "libero" che ci rimane. Vi ringrazio della vostra attenzione e
vi prego, vi prego, vi prego siate voi uno strumento di democrazia. Le
informazioni qui riportate sono tutte documentate e ufficiali. Fate girare
questa mail verso tutti quelli che conoscete. E’ l’unico modo che abbiamo
per proporre dei progetti alternativi a questo ennesimo disastro ambientale
italiano. Grazie veramente per tutto il sostegno che ci darete.