L’ACQUA E’ UN DIRITTO!!!

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L'ACCESSO ALL'ACQUA E' UN DIRITTO UMANO E SOCIALE
INDIVIDUALE E COLLETTIVO
UNIVERSALE E IMPRESCINDIBILE

**DOMENICA 2 NOVEMBRE 2008* *

 


*COSTRUIAMO INSIEME IL COORDINAMENTO ROMANO del COMITATO
ACQUA e ANIENE*

Ore **9.30** – Gita sul fiume (gommoni da raft con guide) lungo le rive
dell'Aniene
(percorsi in bicicletta e a piedi); per prenotare: Centro Visite della
Riserva Naturale
della Valle dell'Aniene, Via Vicovaro, tel. *06.82003837 *
– Mercatino del Biologico
– Laboratori ambientali per bambini:
"Il ciclo dell'acqua: uso e gestione di questa risorsa"
– Stand – Mostre – Documentazione sull'acqua
Ore **13.30** – BioPranzo a cura della Trattoriola del C.S.A. La Torre
nel pomeriggio:
– Giocoleria e Musica
Ore **17.30** – Incontri con comitati nazionali e regionali in difesa
dell'acqua

per info:
*CASA del PARCO dell'ANIENE (via vicovaro)- Casal de'Pazzi
tel.06.82003837- info@aniene.it
* C.S.A. LA TORRE (via bertero 13) – Casal de' Pazzi
tel.06.822869- latorre@ecn.org

Come arrivare:
con i mezzi pubblici:
autobus *341 *da Metro B Ponte Mammolo
autobus *311 *da Piazza Sempione
scendere alla fermata subito dopo il palazzo della Telecom.
Via Bertero è la prima strada che si incontra 300 metri piu' avanti,
dall'altro lato di v.le Kant.

/**A N I E N E: fiume dimenticato*

*/Dopo un percorso di circa 100 km l'Aniene arriva a Roma attraversando
V- IV e II municipio: 700.000 romani vivono nel suo bacino oltre ad
alcune decine di migliaia residenti nei comuni metropolitani. Una grande
ed importante risorsa naturale e di vita oggi viene ricordata solo
quando allaga la campagna romana e parti della periferia o quando
nasconde lungo le sponde le baraccopoli degli "invisibili". Si dimentica
il fiume come risorsa che con i suoi acquedotti portava acqua a Roma, 2
mila anni fa, per un milione di abitanti e che ha nutrito comunità e
civiltà importanti lungo le sue rive (Subiaco e Tivoli gli esempi più noti)

*/*A N I E N E: fiume che muore*/*

Negli ultimi 60 anni il fiume è stato continuamente aggredito e
martorizzato
-prelievi dissennati e criminali delle acque e delle sorgenti per
assecondare una espansione edilizia
-una agricoltura, un turismo senza regole
-violenze continue sulle rive aumentando il rischio di inondazioni, dato
il carattere fortemente torrentizio del fiume
-un utilizzo del corso d'acqua come discarica da parte di
imprese-cittadini-amministratori indegni
– lo strapotere di ACEA che, con la complicità gravissima delle ultime
amministrazioni, da azienda del Comune di Roma si è trasformata in una
multinazionale VERO PESCECANE dell'ACQUA.

Tutto questo sotto lo sguardo distratto, spesso complice, di Regione,
Provincia, Comune, Municipalità.
Un fiume da cui sparisce l'acqua e che trasporta nel suo scorrere
qualsiasi tipo di veleno non è solo un crimine contro la natura, la
vita, l'umanità ma anche una "bomba ecologica" il cui unico effetto che
porta è il deserto.

*S A L V I A M O L'A N I E N E*