L’UNICA COSA DA ARRESTARE E’ LA REPRESSIONE

GIOVEDI' 15 NOVEMBRE – ORE 21
 
 L'UNICA COSA DA ARRESTARE E' LA REPRESSIONE
 
Una serata verso la manifestazione di sabato 17 a Genova.

Perche' e' una questione che ci riguarda tutte e tutti.
Perche' si tratta delle vite di 25 compagne e compagni accusati di devastazione e saccheggio.
Perche' il clima repressivo contro qualsiasi forma di dissenso si sta facendo soffocante.

Per il diritto di resistenza, per la libertà di movimento

 
 
Proiezione dei documentari:
– -OP Genova 2001 (segreteria legale GLF)
– -Voi sparate io disegno (su Rumesh Rajgama Achrige)

Inoltre sara' presente la biblioteca itinerante Pigmea con il suo
banchetto di libri di movimento rigorosamente in prestito e
materiali/dossier informativi in distribuzione gratuita.

 

 
-"OP genova 2001" [41:53 min] http://www.ngvision.org/mediabase/871

Realizzato dalla segreteria Genoa Legal Forum, il video presenta la ricostruzione dei fatti di venerdì 20 luglio 2001 attraverso i documenti acquisiti al processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio. Attraverso video, foto, comunicazioni radio, telefonate 113 e la registrazione audio delle udienze, viene documentato come le FFOO abbiano gestito l'ordine pubblico nel pomeriggio di venerdì tra via Tolemaide e piazza Alimonda. La disorganizzazione, la mancanza di coordinamento, l'interruzione dei contatti con gli organizzatori dei cortei, l'approccio militare ha trasformato le strade di Genova in un teatro di guerra.
Chi ha dunque messo in crisi l'ordine pubblico a Genova?

 
 
 -"Voi sparate io disegno" [29:11 min] http://www.ngvision.org/mediabase/981

Video autoprodotto dal collettivo "fuori dalle mura". Il documentario, autoprodotto e a zero-budget, è un lavoro collettivo che denuncia il grave episodio del ferimento di Rumesh Raigama il 29 marzo 2006 a Como da parte di un agente in borghese della Polizia Locale.
Partendo dalla testimonianza della famiglia e ripercorrendo le reazioni della città e delle istituzioni allo sparo, il documentario vuole far luce sulle responsabilità politiche dell'accaduto, denunciando la politica della tolleranza zero messa in atto da anni dalla giunta comasca nel tentativo di reprimere i colori sui muri. A Como, anche grazie ai media locali, si era costruita l"emergenza writing"; nel 2002 l'assessore alla sicurezza Scoppelliti e il sindaco Bruni hanno istituto la soluzione: il nucleo antiwriter. Una squadra di vigili armati e in borghese che avevano come compito principale la lotta ai graffitari…