NO ALLA LEGGE FINI: MARTEDI’ TUTT* ALLA CAMERA

Martedì ore 12.00 Sit-in sotto alla Camera:  mandiamo in fumo il voto sul ddl fini sulle droghe

NE’ TOSSICI NE’ CRIMINALI!!!

Si sta compiendo l’ultimo atto.
Con una fraudolenza e un’arroganza inusitate il moribondo governo Berlusconi
si appresta a varare la più proibizionista legge sulle droghe di cui si
abbia memoria in questo paese.
Disattendendo le indicazioni politiche prevalenti in tutta Europa, le
indicazioni di operatori e scienziati, il buon senso e la più pallida idea
della libertà si approntano a consegnare decine di migliaia di più o meno
giovani consumatori al dramma della persecuzione e della carcerazione di
massa.

Ricordiamo i tratti salienti del ddl Fini:

pene da 6 a 20 anni per la detenzione di cannabis,
equiparazione tra droghe leggere e pesanti e, di fatto, tra
spaccio e consumo, agevolazione delle comunità di recupero private a
scapito del servizio pubblico.

Non possiamo tollerare l’idea di migliaia di donne e uomini criminalizzati
per la semplice detenzione e il consumo di sostanze (si stima che circa un
quarto della popèolazione tra 15 e 44 anni ne abbia fatto o ne faccia uso).
Già ora più del 40% della popolazione detenuta è tale per reati connessi
alle droghe, con un sovraffollamento crescente di tutte le carceri italiane.
Ma evidentemente non basta!

Ci propongono due sole "vie d’uscita": il carcere o la comunità supponendoci
evidentemente malati o criminali.

Noi di mdma lo vogliamo dire chiaro e forte, questa storia non ci piace!

Siamo donne e uomini, giovani e adulti, abbiamo figli, responsabilità e, se
siamo fortunat@, lavoriamo… facciamo la nostra vita e…SIAMO CONSUMATORI,
coltivatori e consumatori consapevoli (finalmente il giusto co.co.co.!!) e
non ci sentiamo, nè permetteremo a nessuno di categorizzarci come
tossicodipendenti nè come criminali.
A volte siamo sia malati che consumatori perchè qualcuna delle sostanze che
cercano di proibire può avere anche usi terapeutici; il thc (principio
attivo della cannabis) è infatti utilizzato da anni in tanti paesi del mondo
nella terapia del dolore, contro gli spasmi muscolari, come coadiuvante
nella chemioterapia, e via via sempre più frequentemente nella
sperimentazione di nuovi protocolli della stessa medicina ufficiale.
Oltre al nodo cruciale della libertà di scelta, volgiamo quindi porre
l’attenzione anche sulla necessità, non meno imprescindibile, che venga
garantita la libertà di cura.

Non riconosciamo allo stato la possibilità di sancire la liceità delle
nostre scelte, nè tanto meno di farlo attraverso la repressione e la
carcerazione di massa.
Lo diciamo da anni e lo ripetiamo ancora più forte…

GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO’ ESSERE REATO